Sostenibilità

WWF: rischio nucleare a “La Maddalena”

L’associazione ambientalista esprime forti dubbi sulle analisi effettuate per determinare il grado di inquinamento dell’area

di Francesco Agresti

Inizia oggi in Senato, presso la XIII Commissione Permanente Territorio, Ambiente e Beni Ambientali, un?indagine conoscitiva sulla situazione ambientale dell?arcipelago della Maddalena dove sarà ascoltato il Ministro dell?Ambiente. Il WWF, attraverso una lettera indirizzata ai membri della XIII Commissione, segnala alcune significative mancanze sulla campagna di analisi ad oggi avviata che, se non colmate, non consentiranno di stabilire l’origine e la gravità dell’inquinamento radioattivo in un’area di elevatissimo pregio ambientale, oggetto di tutela. Queste lacune emergono dalla campagna di prelevamenti sulle alghe e dallo studio dell’istituto specializzato francese CRIIRAD (Commission de Recherche et d’Information Indépendantes sur la Radioactivité), svolta su incarico del WWF Gallura e dell’associazione ambientalista corsa ABCD che hanno rilevato invece la presenza di sostanze radioattive come il plutonio nelle acque dell’arcipelago, ?La campagna di analisi avviata dalle istituzioni italiane denota gravissime lacune?, afferma Gaetano Benedetto, segretario aggiunto del WWF, ?infatti il Tritio, isotopo radioattivo dell?Idrogeno non viene misurato pur essendo in grande quantità nei reattori nucleari e negli armamenti nucleari di tipo H. Non solo, il Plutonio e l?Americio non sono misurati e, infine, non vengono neppure misurati il Carbonio 14 e il Krypto 85, anch?essi prodotti di attivazione e fissione creati nel cuore dei reattori nucleari.? Il WWF chiede alla XIII Commissione permanente del Senato di invitare il Ministro Matteoli a rendere pubblica la situazione ambientale dell?area interessata dell?arcipelago de La Maddalena al ?punto zero? ovvero al momento di installazione della base militare per stabilire se la presenza del plutonio verificata all?interno di alcune specie di alghe (Jana Rubens, Corallina elongata) risalga alle esplosioni nucleari degli anni cinquanta e sessanta oppure sia da mettere in relazione all?attività della base militare americana. Il WWF chiede anche di condurre analisi specifiche per rilevare la presenza o meno di Tritio, Plutonio, Americio, Carbonio 14 e Krypto 85 e, infine, attesti o smentisca la compatibilità ambientale della base di sommergibili nucleari della Maddalena con l?area naturale protetta nazionale. L?allarme del WWF ha avuto origine dal timore che l’incidente occorso al sommergibile nucleare USA “Hartford”, avvenuto nel mese di ottobre del 2003 potesse aver provocato danni irreversibili all?ambiente. In realtà i risultati delle analisi richieste dell’istituto francese CRIIRAD evidenziano comunque quanto la presenza della Base USA di Santo Stefano sia del tutto incompatibile con lo sviluppo economico di quel territorio, con le esigenze di tutela ambientale e con la presenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. E, ancor meno compatibili risultano i lavori di ampliamento della stessa base avviati recentemente sull’isola.


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